Parlare di parole
Pensieri su scrittura, comunicazione, linguaggio
e ciò che mi passa per la mente.
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Oggi, 30 settembre, è la Giornata mondiale della traduzione.
Kotodama: Vuol dire che prima non ne esistevano? San Girolamo: Tutt'altro mia cara, ce n'erano fin troppe! Il problema era piuttosto la loro incongruenza. Vuoi che in molti casi si partiva dalle traduzioni in greco anziché dagli originali in ebraico (e sappiamo tutti quanto le traduzioni di traduzioni possano essere disgraziate), vuoi la tendenza a rimaneggiare un po' troppo i testi ... insomma, il risultato era un vero disastro! Serviva una traduzione più oggettiva, fatta con tutti i crismi. Kotodama: Immagino sia stato complicato. San Girolamo: Altroché! Tra la revisione delle traduzioni già esistenti, la traduzione ex novo di quasi tutto l'Antico Testamento e il fatto che ho dovuto anche imparare l'ebraico, per l'intera faccenda mi ci sono voluti più o meno 23 anni ... però, lasciamelo dire, che soddisfazione! Kotodama: Accidenti! Pensi quanti grattacapi in meno con Google Trans ... San Girolamo: Non dica sciocchezze, signorina! Lo sa cosa fanno quelle diavolerie lì? Le statistiche! Kotodama: Ovvero? San Girolamo: Non è facilissimo da spiegare ma proviamoci. Supponiamo che io voglia tradurre una frase che contenga la parola "pesca" (intesa come frutto) e che il mio database di riferimento sia composto da 100 documenti che contengono la parola "pesca" in tutte le accezioni possibili (frutto, attività, lotteria). Un traduttore automatico come Google Translate scansiona i documenti che ha in memoria e poi ti restituisce come risultato la traduzione più utilizzata all'interno di quei documenti. In questo modo la pesca è dolce diventa fishing is sweet*, anche se è sbagliato. In questo modo, mia cara, si fanno un sacco di figuracce. Per tradurre in modo preciso, infatti, bisogna fare attenzione a tutto quello che c'è in una frase ... e a volte anche quello che non c'è. Certo, la tecnologia sta facendo progressi ma nessuna macchina sa ancora fare quello che fa un traduttore professionista. Kotodama: Adesso ho capito, grazie mille. Certo che lei è proprio uno che se ne intende! Ci racconti, da dove deriva il termine traduzione?
*esperimento effettuato con Google Translate in combinazione italiano > inglese in data 30 settembre 2014.
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